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Rigenerare le acque del Mediterraneo con le piante di Posidonia: il progetto MEDSEA

Tartaruga in mare

Tutelare le specie marine e i fondali con le piante di Posidonia: l’ambizioso progetto della fondazione MEDSEA.

Nel 2017, è nata la fondazione MEDSEA, grazie a un gruppo di ricercatori impegnati nella tutela del mare e nella gestione sostenibile delle zone costiere. La missione che si sono posti è quella di portare a termine, in cinque anni, 12 progetti in totale al fine di proteggere le specie marine e ripulire i fondali da quantità importanti di plastica. In questo modo, nel corso del tempo, si è ripristinata una sostanziosa fetta di habitat marino per le creature che vi abitano. Un altro obiettivo è quello di posizionare un milione di piante di Posidonia oceanica nelle acque del Mediterraneo al fine di ripristinare gli habitat marini particolarmente danneggiati.

Che ruolo svolge la Posidonia oceanica in mare?

Dal punto di vista, sia ecologico che climatico, la Posidonia oceanica può essere molto importante al fine di ripristinare gli habitat marini particolarmente deteriorati.

Tali piante, infatti, riescono a rimpolpare i nostri mari dell’ossigeno di cui hanno bisogno effettuando la fotosintesi.

Inoltre, c’è da sottolineare che la Posidonia oceanica è in grado di assorbire anidride carbonica 35 volte in più rispetto ad un albero tropicale.

Fondali marini
Fondali marini

La Posidonia, poi, mette a disposizione cibo e rifugio a più di un quarto della flora e della fauna che si trovano all’interno dei nostri mari.

Infine, da non trascurare, il fatto che questa pianta è in grado di stabilizzare il fondale marino, regolandone l’acidità oceanica, nonché agendo sul consolidamento dei litorali sabbiosi soggetti a erosione costiera.

Le iniziative precedenti

Già nel 2022, MEDSEA piantò più di 20.000 piante di Posidonia oceanica a sud della Sardegna: questo progetto, denominato MEDSEA Grass, portò alla ricostruzione di praterie presenti nel Golfo di Oristano.

Per fare questo, i ricercatori hanno – dapprima – proceduto alla mappatura del fondale marino per individuare la tecnica più adatta per la piantumazione.

Facciamo un passo indietro, fino al 1990, quando fu attuata la prima iniziativa per il ripristino dei fondali marini attraverso la Posidonia.

Plastica in mare
Plastica in mare

In quell’anno, fu la ONLUS Marevivo a mettere in atto questa azione per tutelare l’ambiente marino. Al tempo, furono recuperati 2000 mq di fondale.

Per l’importanza che ricopre nell’ecosistema, la Posidonia oceanica è stata dichiarata specie protetta.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2023 17:14

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